Due giornalisti e un'attivista impegnata nell'ambito dei diritti umani sono stati arrestati in Turchia dopo aver sostenuto una campagna a favore del quotidiano turco indipendente Ozgur Gundem iniziata in occasione del World press freedom day.
Sebnem Korur, presidentessa di una fondazione per i diritti umani in Turchia (Thiv), Erol Onderoglu, rappresentante per la Turchia di Reporter senza frontiere e il giornalista Ahmet Nesin sono stati arrestati con l'accusa di aver compiuto "propaganda a favore di organizzazione terroristica". I tre avevano fornito sostegno al quotidiano Ozgur Gundem , in passato considerato vicino ai ribelli separatisti curdi del Pkk.
Sono 44 i giornalisti che, a partire dallo scorso 3 maggio, hanno partecipato alla campagna di solidarietà nei confronti del giornale che prevedeva che colleghi provenienti da altre testate svolgessero il ruolo di "editore per un giorno" della testata in questione. Dei 44, 37 sono attualmente indagati.
Federazione europea e Federazione internazionale dei giornalisti (Efj e Ifj) hanno definito in un comunicato congiunto “inaccettabile” quanto accaduto in Turchia ed hanno accusato le autorità turche di "violare i diritti umani attraverso un utilizzo strumentale della legge”, lanciando un appello per la liberazione dei giornalisti e attivisti.
Del caso si è interessato anche l’Osservatorio Balcani e Caucaso, che del giornale Bianet, dove lavora Erol ÖnderoÄŸlu, è media partner nel progetto europeo "ECPMF – European Centre for Press and Media Freedom": sul sito internet dell’Osservatorio è stato rilanciato il comunicato diramato da Bianet che riproponiamo a questo link (in inglese).